Cosa vuol dire fare psicoterapia? E cosa fa lo psicoterapeuta?
Sono una psicoterapeuta e mi piace considerarmi tale nella mia vita, infatti il mio non è un lavoro ma un modo di essere, di stare al mondo. Mi piace stare con le persone, ascoltarle, cercare di comprendere cosa si agiti nei loro animi, cosa possa essere quel qualcosa che stona, che fa sì che ci sia malessere, inquietudine, dolore, paura. Mi piace aiutare le persone a migliorare la propria qualità di vita, lavorando su problemi e difficoltà che riguardano l’identità, l’autostima, la relazione con se stessi e con gli altri. Mi piace guardare una persona negli occhi, entrare in contatto con lei ed aiutarla a trovare il proprio interno, il proprio sentire, la propria essenza e presenza, qui e ora.
La psicoterapia è un percorso, un processo di trasformazione, un cammino, che facciamo insieme, io e il paziente. Non siamo amici, non chiacchieriamo, non parliamo del più e del meno, ma cerchiamo di andare all’essenza del proprio essere al mondo, in questa vita. All’inizio ci poniamo degli obiettivi e poi, piano piano, cerchiamo di raggiungerli; a volte la strada si dirama in piccoli sentieri, spesso tortuosi, sembra quasi di perdersi. Ma l’obiettivo è là, ci guida, ci riporta a cosa stiamo facendo e il sentiero sconosciuto è come se avesse rivelato quel qualcosa che può comunque essere d’aiuto. A volte, poi, si ha la sensazione di navigare a vista, oppure di essere in una palude che soffoca, che impedisce di andare avanti e qui entro in gioco io, cercando di lanciare una fune, un ramo, a cui aggrapparsi per poterne uscire.
La psicoterapia a volte mi ricorda una danza, un andare e venire, volteggiare, ondeggiare, un passo dopo l’altro, perdendosi, ritrovandosi e la mia mano è sempre là, pronta a sorreggere, indirizzare, giusto per provare, verso nuovi orizzonti. E quando troviamo qualcosa che fa paura, terrorizza, lo sguardo è attento, accogliente, è come un abbraccio che protegge e fa sì che si possa andare in luoghi sconosciuti e terrorizzanti sapendo che non siamo soli.
La psicoterapia è anche un’arte, e ogni psicoterapeuta ha il suo stile, il suo tocco, il suo modo di condurre una seduta. Il mio stile assomiglia ad un meraviglioso arazzo con tanti fili intrecciati, alcuni antichi, altri più moderni, alcuni regalati da maestri, altri appresi dalla mia parte artistica e creativa. Tutti questi fili tratteggiano sapientemente il mio essere, il mio fare, il mio sentire, il mio stile. In questo senso, ogni persona che ho incontrato, ha aggiunto un filo e così, con il passare degli anni, eccomi qua: questa sono io e questa è la mia vita, nella quale mi trovo bene, comoda, a volte con qualcosa da limare, riaggiustare, ma in serenità e saggezza.
Questa vita, oggi, mi ha portato ad aprirmi a nuove esperienze, non semplici per una persona con qualche annetto sulle spalle, 62 per la precisione. Ecco che ho provato a fare video, a parlare di ciò che vivo, cercando di trasmettere qualcosa di importante e vitale che possa, spero, essere utile a qualcuno. Fare video su Youtube, mettendoli poi su Facebook, Instagram o Linkedin, mi è di aiuto; mi piace immaginare che qualcuno mi ascolti e possa trarre giovamento per la propria vita da ciò che dico. Sono solo piccoli spunti di riflessione che possono essere ampliati, analizzati, trasformati in qualcosa di benefico e vitale. Io per prima mi sono messa in discussione, mi sono guardata, analizzata, ascoltata, in tante sedute, per tanto tempo, anzi, per il tempo necessario a farmi sentire bene, in pace con me stessa e con ciò che avevo intorno. E ogni giorno, se necessario, mi rimetto in discussione, se ce n’è bisogno, cambio, trasformo, e il dialogo con i pazienti mi è spesso di aiuto. Ecco che allora metto la mia esperienza a disposizione, quindi, chiunque voglia, può iscriversi al mio canale su Youtube, guardare i video, commentare, fare domande. A presto!
Ho trovato una marea di informazioni utili in questo articolo. Mille grazie!