Psicoterapia della Gestalt: appunti in libertà
La Psicoterapia della Gestalt è una terapia che aiuta a migliorare la qualità di vita, attraverso il raggiungimento di una maggior consapevolezza che porti all’assunzione di responsabilità, quindi alla capacità di scegliere in assoluta libertà e autenticità, per poter passare, così, dal sostegno all’auto-sostegno. È un percorso che si fa insieme, psicoterapeuta e paziente, in un alternarsi di passaggi dove basta ascoltare le proprie emozioni. Non ci sono passi da imparare, come nella danza, nel tango, ad esempio, dove basta ascoltare come l’altro si muove per danzare in sintonia, al ritmo del cuore e del respiro.
"Tutto il vero vivere è l’incontro. L’incontro non è nel tempo e nello spazio, ma lo spazio e il tempo sono nell’incontro". Martin Buber
Origini della psicoterapia della Gestalt

- Fenomeno primario: vedo l’oggetto e, in funzione di ciò che vedo, arriva il fenomeno secondario;
- Fenomeno secondario: è l’effetto che mi fa, quindi, la sensazione, l’emozione .
Fritz Perls
Nel 1921 si laurea in Medicina a Berlino, per poi specializzarsi in Psicologia agli Istituti di Berlino, Francoforte e Vienna. A Francoforte è assistente all’Istituto Kurt Goldstein e diventa amico di vari pensatori esistenzialisti, tra cui Tillich, Buber e Scheler. Studia Psicoanalisi con Deutsch, Horney, Harpel, Harnick, Hitschmann e va in analisi didattica con Wilhelm Reich. Essendo di origine tedesca ma ebreo, per motivi razziali nel 1934 emigra a Johannesburg in Sudafrica dove fonda nel 1935 l’ Istituto Sudafricano di Psicoanalisi. In quel periodo scrive "L’io, la fame e l’aggressività" in cui sviluppa le sue prime critiche alla psicoanalisi freudiana.
Dopo 12 anni si trasferisce negli Stati Uniti, a New York, dove nel 1952 fonda il Gestalt Institute of New York. Collabora con Isadore Fromm, Elliot Shapiro, Sylvester Eastman, Paul Weisz. Insieme a Paul Goodman, scrittore anarchico, e Ralf Hefferline scrive "Terapia della Gestalt: eccitamento e accrescimento nella personalità umana", testo principale della Psicologia della Gestalt, pubblicato nel 1951. Negli stessi anni, insieme alla moglie Laura e a Goodman apre vari Centri Gestalt. Nel ’64, Perls si stabilisce a Esalen, al sud di San Francisco, dove organizza sessioni di Gestalt; la sua foto appare su Life ed è subito gloria; Perls ogni fine settimana conduce seminari affollati di pubblico dove le persone, a turno, si siedono sulla "hot seat" e parlano con genitori, amanti, parti di sé. Perls muore a Chicago il 14 Maggio del 1970.
Preghiera della Gestalt
Questa è una "preghiera", se così si vuole chiamare, che ci arriva da Perls; ad un primo impatto, può sembrare molto cinica ma, in realtà, apre a notevoli riflessioni:
"Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative. Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa. Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare."
Un’altra affermazione di Perls:
"Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo, del modo in cui produci i tuoi sintomi,
del modo in cui produci la tua malattia, del modo in cui produci la tua esistenza – al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso – allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione."